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Giornata della Memoria 2025

Giornata della Memoria 2025

Utente Admin

da Admin

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Il 27 gennaio 2025 ricorre l’80° anniversario della liberazione del Campo di Concentramento di Auschwitz. La soluzione finale architettata e tradotta dal nazifascismo con implacabile crudeltà è stata una delle pagine più buie dell’intera storia umana e deve rappresentare un monito per l’avvenire affinché mai più l’odio per il proprio fratello prevalga sul rispetto e la pacifica convivenza.

Invito tutto il personale docente a promuovere letture, studi, approfondite riflessioni in merito.  Mi permetto di offrire una mia riflessione che riguarda i bambini. ” Anche un semplice disegno o una parola scritta ha rappresentato, in questo inferno creato dall’uomo malvagio, una flebile luce per restare aggrappati alla vita …. ad ogni costo. Negli anni 60 del secolo scorso al Museo di

Auschwitz sono giunte le prime fiabe realizzate in gran segreto dai prigionieri del campo. Fino ad allora quasi nessuno era a conoscenza di quest’incredibile vicenda.

Con ogni probabilità nel 1942 qualcuno introdusse dei libricini colorati per bambini in lingua ceca, trovati nei pressi dei magazzini in cui si ammucchiavano gli averi depredati ai deportati nel campo.

Il fatto che questi libricini appartenessero ai bambini uccisi nelle camere a gas sconvolse moltissimo i prigionieri e il pensiero andò ai propri figli rimasti a casa che – come credevano – non avrebbero mai più rivisto. Alcuni prigionieri decisero di scrivere delle fiabe, corredandole di illustrazioni e successivamente trovarono il modo di trasmetterle alle proprie famiglie.  I compiti erano così suddivisi: alcuni scrivevano oppure traducevano i testi, altri le vergavano con una bella calligrafia ed eseguivano le illustrazioni, copiavano, cucivano insieme le carte e realizzavano le copertine, mentre altri ancora facevano da palo, vigilando affinché non si approssimassero le SS o qualche testimone scomodo di una simile procedura vietata, per la quale sarebbero potuti andare incontro a una punizione severissima se non alla morte. Vennero realizzate almeno una cinquantina di copie delle fiabe. I libricini pronti venivano condotti all’esterno in gran segreto dai prigionieri e, approfittando della distrazione delle SS, trasmessi ai fidati lavoratori civili coi quali a volte entravano in contatto durante l’orario di lavoro. Questi ultimi, a loro volta, rischiando sovente la vita, facevano sì che giungessero agli indirizzi segnalati. Alcune fiabe giunsero nelle mani di quei bambini i cui genitori aiutavano di nascosto i prigionieri di Auschwitz, rifornendoli di cibo e medicinali nei luoghi dove lavoravano, siti all’esterno del campo. ”

Susa, 13 gennaio 2025

LICEO NORBERTO ROSA  SUSA-BUSSOLENO(TO)

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Anna Giaccone