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L’Università entra a scuola

Conferenze scientifiche

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da Admin

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Nel mese di gennaio gli studenti del biennio degli indirizzi del Liceo Scientifico, Scienze Applicate, Classico e Scienze Umane hanno avuto l’opportunità di approfondire alcuni argomenti che fanno parte dei loro programmi di scienze, ma sono di grande attualità e collegati comunque alla vita di tutti i giorni.

“L’insostenibile leggerezza delle polveri sottili che ci stanno scombussolando il clima”

Il 15 gennaio 2025 il dott. Stefano Bertinetti, ricercatore del Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, ha incontrato gli studenti delle classi prime per presentare un argomento “scottante”.
Il relatore era già intervenuto lo scorso anno e la sua presentazione chiara ed esaustiva ha convinto i docenti di scienze a richiedere nuovamente il suo intervento (che si colloca in un percorso più ampio di orientamento in uscita).
Il titolo può forse lasciare perplessi: quando si parla di variazioni climatiche si analizza in genere il ruolo dell’anidride carbonica. Ma come la conferenza ha evidenziato, il problema non è così semplice.
Partendo dall’analisi dell’atmosfera degli altri pianeti per arrivare all’atmosfera terrestre, alle sue caratteristiche e alla sua dinamica, è stata evidenziata una particolarità interessante: l’effetto serra è stato di fondamentale importanza per lo sviluppo della vita sulla Terra; infatti, senza di esso la temperatura media sul pianeta sarebbe di -18/-20°C invece dei +15° attuali.
Ed ecco che entrano in gioco inquinamento, gas serra e polveri sottili, le famose PM, di cui vengono descritte vita morte e miracoli, cioè la loro origine (non solo antropica ma anche naturale), la loro dispersione e il loro effetto contrastante sul riscaldamento climatico. Non sono mancate le curiosità: ad esempio, l’eruzione del 1815 del Monte Tambora nelle Filippine ha fatto si che l’anno 1816 in Europa sia stata definito “anno senza estate”, e in quegli anni Mary Shelley ha scritto “Frankenstein”.
Nella parte finale è stata presentata l’attività di ricerca svolta all’interno dell’università. Qualche studente si è chiesto come migliorare i freni delle auto, che sono tra le fonti di PM e molti erano incuriositi dalle modalità di raccolta dei campioni dell’aria e dalla ricerca specifica delle sostanze presenti.
I ragazzi, che sono i più giovani della scuola, temevano di non essere in grado di capire il linguaggio scientifico specifico, ma il professore, con pazienza e aiutandosi con immagini costruite proprio per i giovanissimi studenti, è riuscito a farsi seguire e a dare risposte adeguate, dimostrando una volta di più che il mondo scientifico è la nostra realtà, non un mondo complicato lontano dalla comprensione dei più giovani e dei ‘non addetti’ ai lavori.
Sentiamo il parere di una allieva della IA Classico: “ Ho trovato interessante che il docente fosse universitario e che abbia proposto anche un eventuale percorso di studio, magari  suscitando un particolare interesse in qualche alunno. Per quanto riguarda la spiegazione, era chiara e bene bilanciata per l’età a cui era rivolta. Spero di poter assistere nuovamente ad una lezione con professori di facoltà specializzate, magari anche in materie e argomenti differenti “

“Nascita, vita e miracoli dell’acqua”

Con questo titolo intrigante si è presentato, giovedì 30 gennaio, il prof. Ugliengo per presentare una conferenza alle classi seconde.
Il professore, docente del Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, era già intervenuto lo scorso anno, ed essendo riuscito ad interessare molto sia gli alunni che i docenti (anche di ambito non scientifico), gli insegnanti di scienze naturali hanno chiesto nuovamente il suo intervento.
Lo studio della molecola dell’acqua viene affrontato al liceo come fenomeno chimico e fisico più volte negli anni e in più ambiti disciplinari, ma il professore è riuscito a dare una visione più approfondita di tutti i fenomeni con l’ausilio di animazioni molecolari informatiche e supporti di sua invenzione…tutti stupiti dalla molecola dell’acqua costruita con una gruccia da abiti e palline di varie dimensioni rubate in palestra!
Anche l’immaginazione è stata fortemente colpita da affermazioni come “beviamo acqua vecchia di 4,5 miliardi di anni, sicuramente passata nella pipì dei dinosauri”: l’immagine che si è formata nella mente dei presenti è facile da immaginare, ma anche l’ampiezza delle riflessioni suscitate da questo passaggio che attualizza la lunga vita della molecola indispensabile per noi viventi.
Alla fine, tante domande, molti ringraziamenti e soddisfazione dei ragazzi per tante nozioni teoriche che hanno acquisito una dimensione reale. Molto soddisfacenti per gli organizzatori sono stati i commenti dei colleghi coinvolti, ad esempio, la prof.ssa Carbone ha detto: “l’ho trovata un’importante iniziativa perché il professore è riuscito a comunicare con gli studenti che, dal mio punto di vista, lo hanno seguito e compreso; inoltre ho apprezzato molto che abbia trattato il tema della conferenza da diversi punti di vista, favorendo l’interdisciplinarità”